ho ricevuto la tua lettera, oggi ne ricevo un’altra che mi ripete molte cose della prima. Non ti ho risposto perché mi è mancato il tempo. Ho capito tutto riguardo alla P. M. e mi ha fatto molto piacere, come puoi immaginare, in mezzo a preoccupazioni di ogni genere. Mi ha procurato gran pena la notizia della povera signora Emilia. Speriamo che presto vada a ricevere la ricompensa per tanto dolore. Appena ci sarà occasione procurerò tutto per le Figlie di Maria. Prega molto per me: mi sento un po’ scoraggiata per ciò che ti ho detto altre volte. Tutto va alla malora. Non ho più testa, dovendo sbrigare ogni cosa da me. Il Signore mi dia forza, dal momento che mi ha tolto tanti aiuti. Il mio timore è che tutto questo accada per non essere stata grata ai molti benefici ricevuti dal Signore.
Spero che per santa Teresa tu possa fare una visita qua, se non posso venire io come desideravo. Intanto preparati con la preghiera e con tutto il resto per sollevarmi. Come ti ho detto, ho proprio bisogno che mi aiutiate da buone sorelle: Dio ve ne renderà merito.
Ti ringrazio del santino del sacerdote novello, al quale farai le mie congratulazioni. Anche qui c’è stato questa mattina un sacerdote novello a celebrare. Speriamo che questi divengano dei veri campioni per riformare la Chiesa: il bisogno non manca. Non mi dilungo: Dio solo vede il mio stato, al quale spero di ricevere soccorso grazie alle vostre preghiere.
Nella speranza di essere al più presto possibile aiutata da te in particolare, vi lascio nel Cuore dolcissimo di Gesù dove troverete sempre la