Oggi è S. Elisabetta della Trinità a darci un consiglio breve ed immediato per la nostra vita di preghiera. Non ci sono molte parole da spendere, c’è solo da provarci. Ora. Chiudere gli occhi, respirare profondamente, e compiere un movimento interiore, che può durare anche pochi secondi. Un movimento dentro noi stessi, in quello spazio sacro in cui Dio trova la sua dimora. Lì potremo fare compagnia al nostro Dio. E Lui la farà a noi. Lui che nella nostra vita è presente. Lui che è il nostro rifugio. Potremo allora restare semplicemente con Lui, in silenzio. O raccontargli quello che abita nel nostro cuore.
“Occorre che tu ti costruisca come me una piccola cella dentro la tua anima; penserai che il buon Dio è là e ci entrerai di tanto in tanto; quando ti senti nervosa e triste, rifugiati là velocemente e confida tutto al Maestro”. (L 123)