Il nostro Carisma
La Beata Madre, afferrata da Cristo e affascinata dalla spiritualità carmelitana, in particolare dalla figura di S. Teresa di Gesù, risponde al dono della sua vocazione nella consapevolezza di essere oggetto di un piano di misericordia da parte di Dio.
Innamorata di Gesù Crocifisso, con lo sguardo ed il pensiero costantemente rivolto a Lui, riceve dal Signore il dono e il compito di unire alla dimensione contemplativa- specifica della vocazione carmelitana – la dimensione apostolica per la quale l’attività scaturirà come frutto della sua preghiera, sarà il “traboccare” di un troppo grande Amore sperimentato, che si concretizzerà in passione per la Chiesa, per le membra sofferenti del Corpo di Cristo, in particolare i più piccoli e i più poveri.


L’Adorazione Eucaristica rimase sempre un punto fermo della sua spiritualità, fondamento e pietra angolare di ogni attività; sarà il primo impegno apostolico trasmesso alle sue figlie.
Il nostro carisma di Suore Carmelitane di S. Teresa di Firenze è un dono che manifesta il progetto del Padre su ciascuna di noi, attraverso il quale realizziamo la nostra particolare somiglianza con Dio e la nostra assimilazione a Gesù Cristo. Esso, però, non ha una valenza esclusivamente spirituale, ma investe e sviluppa anche la dimensione umana. Tale dono diventa autentico solamente se vissuto con gli altri (aspetto della comunione fraterna) e per gli altri (aspetto della missione).
L’amicizia con il Signore alimenta la nostra carità e le suggerisce forme concrete di solidarietà con i fratelli; nello stesso tempo, la sollecitudine per i bisogni e le speranze degli uomini ci riporta necessariamente al colloquio con Colui che ne è l’ispiratore.
Vita contemplativa
L’orazione è il luogo privilegiato dell’incontro personale “con Colui dal quale sappiamo di essere amati” (Teresa di Gesù, Vita, 8, 5).

La nostra vocazione deve crescere e maturare in questa intimità con Cristo, dal profondo rapporto di amicizia con i Signore Gesù, sommamente amato. La contemplazione del suo volto, custodita dal silenzio e dal raccoglimento, favorisce uno sguardo di fede e di speranza sugli avvenimenti della nostra vita e della storia, sostiene i rapporti interpersonali, orienta e incoraggia la missione apostolica. “È nel raccoglimento e nel silenzio che Dio fa sentire la sua voce e ciò che vuole da noi” (Beata Madre)

Vita attiva
La vocazione ad essere donne, spose, madri trova la sua collocazione privilegiata in un tessuto relazionale che dal vangelo scaturisce e al vangelo vuole dare quotidianamente voce e spazio. La connotazione fraterna, che ha segnato fortemente fin dalle origini il carisma carmelitano, viene sperimentata come sovrabbondanza di Grazia in cui i due precetti evangelici dell’amore trovano la loro sintesi ed armonia.
Guardando a Teresa di Gesù, che concepiva la fraternità monastica come piccolo collegio di Cristo, e alla Beata Madre, che instancabilmente raccomandava alle sue figlie l’unione, confermiamo la scelta di un’intensa fraternità evangelica, in contrapposizione all’individualismo sempre più marcato che il mondo oggi propone. La comunità deve diventare una “schola amoris” per giovani e adulti: una scuola dove si impara ad amare Dio, le sorelle con cui si vive, l’umanità bisognosa della misericordia del Padre e della solidarietà fraterna.
La nostra missione è prima di tutto riconoscimento e rispetto della dignità di ogni uomo, in una realtà sociale che, al contrario, discrimina con violenta evidenza, ignora e calpesta i diritti fondamentali delle persone e vieta a molti la possibilità di un’esistenza autenticamente umana.
L’esperienza apostolica ci muove ad atteggiamenti di solidarietà, comprensione, accoglienza materna, umile servizio, allo scopo di compiere la nostra specifica missione: “promuovere in tutti l’incontro personale con Cristo”.

