Come in tutte le diocesi i consacrati/e si radunano attorno al loro Vescovo per festeggiare la Festa della Presentazione del Signore al tempio, così anche noi a Roma ci siamo riuniti attorno al nostro Vescovo Papa Francesco nella Basilica Vaticana di S. Pietro. È stata una celebrazione molto ricca: dalla presenza del Santo Padre e dalla presenza di tanti diversi consacrati e consacrate.
Tanti volti, tanti colori e tanta diversità. Ma ciò che ci unisce è molto più forte: Gesù Cristo.

Con un sentimento di gratitudine abbiamo iniziato la celebrazione della Santa Messa con Papa Francesco che con tenera voce ha acceso in noi il fuoco dell’amore del Signore e ci ha invitato ad essere consapevoli del grande dono della nostra chiamata alla vita consacrata : “Non ci siamo meritati la vita religiosa, è un dono di amore che abbiamo ricevuto.” Inoltre ci ha ricordato che la vita consacrata è una visione: “Ecco che cosa vedono gli occhi dei consacrati: la grazia di Dio riversata nelle loro mani. Il consacrato è colui che ogni giorno si guarda e dice: “Tutto è dono, tutto è grazia”.

Io, a chi oriento lo sguardo: al Signore o a me?”.
Infine il Santo Padre ci ha invitato ad andare all’incontro del nostro prossimo anzitutto nella propria comunità, nel posto dove viviamo, accogliendo i fratelli e le sorelle con le loro povertà, come Simeone accolse Gesù semplice e povero spiegandoci che I religiosi e le religiose, uomini e donne che vivono per imitare Gesù, sono chiamati a immettere nel mondo il suo stesso sguardo, lo sguardo della compassione, lo sguardo che va in cerca dei lontani; che non condanna, ma incoraggia, libera, consola, lo sguardo della compassione …
Lo sguardo dei consacrati non può che essere uno sguardo di speranza.
Alla conclusione dell’omelia Francesco ci ha richiamato dicendo: “Cari fratelli e sorelle, ringraziamo Dio per il dono della vita consacrata e chiediamo uno sguardo nuovo, che sa vedere la grazia, che sa cercare il prossimo, che sa sperare. Allora anche i nostri occhi vedranno la salvezza.”

Le due juniores di Roma
