(Prosegue…) Tuttavia bisogna pregare per ben accogliere le Croci: «Siamo in momenti tali, che se non si procura di stare con Gesù, non si sa come difendersi. Che mondo arrovesciato!!! Preghiamo, preghiamo molto e bene, perché il Signore è buono e non permetterà che le sue spose siano molestate più del dovere. Che ne dici? Procuriamo di far tutto per Lui solo e se ci tocca subire… Fiat sempre!» (dalle lettere).
Le croci sono la via della santità II calvario è il cammino della santità: «I santi non si fanno a pennello, ma a scalpello: sul Tabor si abbozzano e sul Calvario si perfezionano», ripetono i testimoni che hanno conosciuto Teresa Maria della Croce che scrive: «Si vede proprio chiaro che Gesù ci vuole sulla nuda Croce, senza alcun conforto, togliendoci tutte le persone che ci hanno capito e che ci aiutavano spiritualmente e materialmente. Mille dubbi molesterebbero la mia mente; penso però che pare che il Signore non ci lasci sole, perché sarebbe impossibile, senza il suo aiuto, superare tante difficoltà che non si possono descrivere. Ma è necessario procurare una maggior perfezione per non demeritare questo potente aiuto e poter ripetere più con i fatti che a parole il detto della nostra S. Madre (S. Teresa di Gesù) «Dio solo basta» (dalle lettere).
La redenzione si realizza nella croce «Soffriamo allegramente che Dio è tutto per noi. Quante cose il Signore mi ha fatto capire in tutte queste apparenti contrarietà! Quanto ci vuol bene! Quanto mi sento desiderosa di sempre più soffrire per amore di Chi tanto ci dona! Uniamoci tutte all’albero della Santa Croce per attingervi la forza necessaria per divenire vere imitatrici di Colui che ha dato la vita per noi miserabili creature… Tutto passa: alla morte quanto avremo piacere di essere state tribolate! Dunque coraggio, sorella mia, se vogliamo morire ridendo, come hanno fatto molte delle nostre consorelle» (dalle lettere). (Continua…)
Padre Jean Sleiman