abbiate pazienza se ho tanto ritardato a scrivervi. Tutti i giorni ho cominciato e mai mi è riuscito di portare a fine ciò che volevo dirvi. La mia visita da voi non mi ha soddisfatto riguardo all’andamento spirituale interno.
Gradirei sapere se la lettura, che decidemmo di fare in forma di conferenza, prosegue. Nel caso l’aveste trascurata, vi prego, riprendetela subito, perché la giudico utilissima. Altrimenti di religiose non vi resterà che l’abito. È tempo di vigilare e pregare molto per non essere vinte dal tentatore, che continuamente ci perseguita con tante astuzie.
Mi hanno fatto piacere le disposizioni della signora Luisa, ma saranno costanti? Potremo star sicure delle sue promesse? Credo che se sarete fedeli al Signore, possiamo sperare tutto; per cui temo più per la vostra perseveranza che per il resto. Non vi sembrino esagerate le mie espressioni, perché conosco per esperienza quanto è geloso il Signore dell’obbedienza ai nostri doveri. Mi raccomando. Qui tutte sperano in bene e pregano molto per l’opera di Lucca.
Le Messe da celebrare, dice il Padre, fatele dire in sette giorni consecutivi, dando tutta l’elemosina in una volta; così siamo più sicuri di non compromettere la coscienza, soddisfacendo le intenzioni. La lettera del signor Biancalana mettila in una busta, scrivi l’indirizzo e mandala subito.