Molto ricco dal punto di vista delle risorse naturali, assai diversificato nella molteplice presenza di tradizioni e costumi, il Brasile è una terra di contrasti assoluti: geografici, etnici, sociali e culturali, dove i ricchi sono gelosi delle loro ricchezze e vivono dietro alti muri, e dove i poveri sono generosi e nessun bambino resta orfano perché trova sempre, tra i vicini di casa, qualcuno disposto a prendersi cura di lui.
L’insieme di tradizioni africane, indigene ed europee, in particolare portoghesi, ha contribuito alla varietà culturale del Brasile. La popolazione è etnicamente diversificata:
– gli indios, il primo nucleo, attualmente ridotto ad una piccola entità che vive ai margini della foresta con lingue e caratteristiche proprie;
– i bianchi, presenti dal sedicesimo secolo in seguito all’arrivo dei portoghesi e successivamente di altri popoli europei. Questi hanno contribuito, soprattutto all’inizio, allo sviluppo dell’evangelizzazione e del costituirsi della comunità cristiana, dando vita anche ad una diversità molto ricca di espressione nella religiosità popolare, tutt’ora viva;
– i neri, arrivati in Brasile dall’Africa come schiavi per lavorare nelle piantagioni; attualmente costituiscono la maggioranza della popolazione brasiliana; il loro contributo nella formazione della cultura è stato considerevole, sebbene non pienamente riconosciuto e valorizzato;
– i meticci, brasiliani con antenati di etnie diverse, africani o indios;
I bambini sono la dimostrazione di questo incrocio incredibile di etnie che non conosce però divisioni: bianchi, mulatti e indios convivono in questa ricchezza di umanità che è il Brasile.